Antonio Saffi - Il rapimento di Elena

Larga datrice, di spa<iose vie Bella Mieene; e trapassate appena Dell' Erimanto le liete pasture , Ecco surger d' Eurota alle correnti Sparla , ch'è in grido per leggiadre douno, A tal vedu ta il giovinello rege Di uuovo amor s~ infiamma, e smani·ando Tosto il lido afferrare, i marinari Colla voce incoraggia; e quelli i remi Vie più spesso battendo, io breve !l'alto .Entrano in porto. Allegm il Priamide Del Navi! scende , e sì leggiero corre. Che i bei piedi la polve non imbratta. Alla cit~;~de è giunto, e primamenle Di Palla il Tempio, che del loco è Diva , Maravigliando anisa; indi le case Che torreggiau superbe iufra giardini : E più innanzi movendo, ceco cliscopre Di i\Jeneliw le regali stanze Auro fulgenti. In su le soglie il piede Paride sosta , e rigirando il guardo, V opt·e stupende attoni to mirava. Quando il garzon dall' alto E lena scorto, Che di bellezza pareggiava un Dio , Delle segrete camere alle porte Frettolosa discende ; entro lo adduce E la seJia gl i porge a sè d' incontr; , Più lo rimit·a, di mirar più cresce

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