Ernesto Renan - Che cos'è una nazione?

rità, la bellezza, che sono uguali per tutti. Ecco: questa politica etnografica non è sicura: tu la sfrutti oggi contro gli altri, domani la vedi rivoltarsi addosso a te. E' forse sicuro che i Tedeschi che han levato così alta I.a band.iera dell'etnografia,. non abbiano a vedere un giorno gli Slavi venir ad anal-izz,axe,a loro volta, i nomi dei villaggi della SasGOnia e della Lusazia, a. ricercar le tracce dei Wiltzi o degli Obotriti, e domandar conto dei massacri e delle vendite in massa che fecero dei loro antenati gli Ottoni? Per tutti è bene saper dimenticare. Io sono un appassionato. dell'etnografia: è una scienza che molto attrae; ma come la voglio libera, la voglio anche senza appljcaziona politiche. In. etnografia, come in tutti gl-i studi, i sistemi cambiano : è la condizione del progresso. Ma le naz.iori.ì cambiano forse anch'esse con i ~istemi? I limiti degli stati seguirebbero le fluttuazioni della scienza, e il ,patriottismo dipenderebbe da una dissertµione più o meno paradossale. Si ver~ rebbe a dire al patriota: « Vi ingannate; versate jl sangue per questa o quella causa; credete di essere un Celta; no:. siete un Germano ». Poi, -dieci anni dopo, gli si verrebbe a dire che è uno Slavo. Per non falsare la scienza, dispensiamola dal dare un parere in simili problemi, in cui sono intrecciati tanti interessi. ~ Siate oe:r1li che se si incarica di fornire elementi la diplomazia, più d'una volta si. sorprenderà in flagrante delitto di oompiacenza. Essa ha di meglio da fare: domandiamole molto scmphoemente la verità. . Quel che abbiam detto della razza, bisogna dòre anche della hngua. La lingua invita a riunirsi, non forza. Gli- Stati Unit, e l'Inghilterra, l'America spagnuola e la Spagna parlano La stessa lingua, ma non formano una sola nazione. lnveoe La, Sviz.. zera che è cosi ben fatta, poichè è fatta con il consentimento delle sue differenti, parti, conta tre o quattro lingue. C'è nell'uomo qualche cosa di superiore alla lrrngua: la volontà. La volontà della Svizzera d'essere unita, non ostante la varietà dei suoi idiomi, è un fatto moltç>più importante che una somiglàanza di. lingua spesso ottenuta con vessaziom. Un fatto onorevole per la Francia è ch'essa non. ha mai cercato ili ottenere l'unità della lingua con misure di coercizione. Non si può forse avere gl:i stes~i sentimenti, e le stesse idee, e 14,j Btbhoteca Gino Bianco

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