Enrico Ferri - Discordie positiviste sul socialismo

- 25 - al loro sistema artificialista, che al libero arbitrio tlell' uomo o della divina provvidenza attribuiscono la potenza di cambiare il corso naturale delle cose. Ma che un naturalista, un positivista creda di cogliere « in delitto, di flagrante contraddizione» il socialismo odjerno, solo perché crede ehe le fasi dell'evoluzione sociale sono l'effetto necessario di cause naturali e che compito della scienza è soltanto quello di ricercare e constatare queste cause e la loro dinamica naturale, ecco veramente una pretesa che va contro allP-più elementari regole di quel positivismo scientifico, in .nome del quale si dice di com battere. E questo oblio di ogni criterio natùralistico non è neppure oceasionale e transitorio nel G aro fa 1o; perché egli vi recidiva parecchie altre volte, come quando a pagina 53 ripete con un l'lrticolo del senatore N e g r i , non è vern la tendenza della so~ietà verso il collettivismo perché «l'America e l'Australia. nazioni nate ieri, libere da ogni impaccio di tradizioni fastidiose e pesa.nti, e che pofrebbe-ro Blblioteca Gino Bianco

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