Enrico Ferri - Discordie positiviste sul socialismo

17 - Lasciamo stare che la vantata libertà dell'individuo nella presente società è una realtà soltanto per i detentori del potere economico , ed è invece una crudele figura rettorica per tutti quelli che dovendo vivere del loro lavoro manuale o mentale, sono costretti a subire, sotto tutte le foi:-mepiù o meno dirette, 'più o meno larvate, la più inesorabile servitù. Ma poi, è possibile che un uomo d'ingegno come il Garofalo creda veramente che tutto il socialismo consista ne' « buoni per una specie di cucina economica», come gli avversari della scuola positiva credevano o fingevano credere che tutta l' antropologia criminale consistesse nelle misure del cranio? Eppure il Gal' o fa lo, invece di queste arti polemiche d'altri tempi, avrebbe potuto seriamente discutere la tesi fondamentale del socialismo, che, colla proprietà sociale della terra e dei mezzi di produzione, tende ad assicurare per ogni individuo le condizioni di esistenza per lo sviluppo più completo e quindi veramente libero della sua personalità fisica e FeRRt - Dtsc01•àtpeostttvtste. 2 B olioteca G•f'lo Bianco

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