Enrico Ferri - Discordie positiviste sul socialismo

- 18 - morale, perché ognuno come diceva Goethe « diventi ciò che è», invece di spegnersi, come ora, atrofizzato nella prima, spasmodica ed esauriente conquista del pane quotidiano, spesso a prezzo della propria dignità o delle proprie tendenze intellettuali, con evidente sperpero di forze umane a danno dell'intera società e colle apparenze della libertà individuale, ma colla effettiva soggezione del maggior numero ai pochi detentori del monopolio economico. Ma il Garofalo :,i è guardato bene da queste discussioni, che possono da una parte e dall'altra prestarsi alla serietà scientifica degli argomenti; e si è limitato invece, anche quando ha tentato. la discussione scientifica, alla ripetizione dei più superficiali luoghi comuni. Così per es. a pag. 82, contro i socialisti i quali sostengono che le variazioni del1' ambiente sociale determineranno necessa,- riamente una mutazione nelle attitudini e nelle attività individuali, scriveva : « Ma il mondo non può essere mutato se prima gli uomini non si perfezionano per l'influenza dei due fattori ideft.li : l'onore e il dovere.» .. B blloteca Gino Bianco

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