Enrico Ferri - Discordie positiviste sul socialismo

- 1.6 - Nè la critica si rinforza, quando egli, riferendo l'antifona che la società collettivista sarà come un convento, dice: « Saremo tutti operai ? Ma che ! Sm·emo tutti accattoni ! La nostra attività quotidiana non avrebbe altro scopo che di procurarci un « buono ,, per una specie di cucina economica! Figurarsi gli intrighi e le frodi per ottenere di questi buoni (i quali poi farebbero sin dal primo giorno, l'ufficio del danaro) con poco o nessun lavoro ! Figurarsi i privilegi , le esenzioni, le dispense, i certificati di finte malattie, i buoni di famiglia, i buoni doppi e chi ne ha più ne metta!,. Se il fare la caricatura di ciò che si immagina sia il sistema degli avversari dovesse essere un'arme efficace, dopo questo s_quarcio critico il socialismo sarebbe trafitto a morte; come avrebbe dovuto esserlo la scuola criminale positiva, quando i nostri avversari dicevano che la giustizia penale col nostro sistema avrebbe consistito nel proporzionare la. responsabilità del delinquente alla forma del suo naso! B1bl1otecaGmo Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==