Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 73 - nato a premere dall'esterno sui Gov1:rni borghesi, usando del suo numero e dei suoi valori morali per costringere il potere esecutivo al rispetto dei poteri pubblici già da noi conquistati con le sole nostre forze e alla tutela dei nostri organismi; e per sospingere d'altra parte la borghesia al ricouo ..llimento dei nuovi• diritti del lavoro e alla sanzioue di nuovo norme che l'attività del gruppo deve preparare e formulare, esercitando cosl anche un'azione positiva e concreta, ma in senso puramente classista • (1). E in secondo luogo perchè manca evidentemente la volontà e anche la capacità di colpire. Infatti, nel Partito esistono due centri d'iniziativa,.di pensiero, di autorità: da un lato il Comitato Direttivo della Confederazione Generale del Lavoro, riformista per la pelle; e dall'altro il Gruppo Parlamentare, anch'esso dominato dai riformisti. La Direzione del Partito, sebbene in apparenza si sia fatta dare poteri dittatoriali, propriamente parlando è soltanto un'istituzione burocratica senza propria attività e senza alcuna autorità, composta di alcuni funzionari e di alcuni opportunisti, tra cui Serrati. I riformisti dominano il Partito, gli opportunisti li lasciano fare e li coprono con un gracidio di frasi ri• voi uzionarie: ecco la formula sintetica del ·congresso di Milano. * * * Dell'Internazionale, il Congresso poco si è occu• pato. Circa la mozione Bentivoglio, votata all'unami• nità a Livorno, un oratore dei centristi, Zilocchi, disse (1) Vedi l'analisi di questa concezione nel discorso del Walecki ripl'Odotto in questo opuscolo. B blioteca Gino B,anco

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