Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

-48Il fatto solo che tutto s'impernia, in questo Congresso, nella vita stessa del Partito, intorno alla questione della collaborazione, come intorno all'asse centrale, ne è il sintomo. Il carattere di nn partito è determinato non soltanto dalle risposte che dà a certi problemi; esso è piuttosto determinato dai problemi stessi che esso si pone, dalle questionf cheassorbonotuttoilsuointeresse. Si deve collaborare o no 'I Questo quesito ci ringiovanisce, riportandoci a Reggio Emilia, a prima an• . cora del 1912; ci riconduce ad Amsterdam, ove nel 1904 Enrico Ferri, allora bollente ma un po' verboso rivoln• zionario, fulminava contro il • millerandismo •. Ma, amici, si collabora di già, si è di già collabo, rR.to, anzi sarei tentato di dire che non si è fatto altro che collaborare, se 11611 dovessi ricordare che questa collaborazione la si è praticata fin qui in modo incon• seguente o incosciente e che la si è velata con delle frasi anticollaborR.zioniste. Il centro di gravità della vita del Partito è passato nel Gruppo Parlamentare. La mozione massimalista lo constata esplicitamente quando dice: • Il 0-ruppo Parlamentare, nel quale quasi esclusivamente si sono con• centrate le speranze dei nostri compagni, per la tempo• ranea debolezza degli altri organismi e per la mancanza di altre possibilità di a11Jion.e.. •. La parola d'ordine della • valorizzazione• del Gruppo Parlamentare, espressione strana che non trovo nel vocabolario e che _è stata coniata se non mi inganno, or sono alcuni anni in occasione di una clamorosa speculR.zione sui caffè del Brasile, è divenuta il pseudomino della politica profondamente collaborazionista praticata dal Gruppo. Durante l'ultima crisi ministeriale, la Direzione del Partito ha votato, come direttiva per il Gruppo, un ordine del giorno la cui parte essenziale dice : • per vaB blioteca Gino Bianco

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