Leopoldo Maluccelli - Garibaldi e la democrazia

7 discord i su i mezzi, il lavor o dell'una era paral izzato da ll a iner zia, o dalla opposizione J. ell' altra. Urgeva che ci intendessimo : di f ronte a ciò che l'Italia vuole, di fronte a ciò che l' Italia soffre, il non intender ei sar ebbe delitto. - L' uomo, a cui Italia deYe la sua unità, la sua glor ia, l' eroe della leggenda , proclama solennemente che il tempo è giunto oramai di tra<lurro in atto i principi che soli son cardino, e baso dell' essenza politica della Pat ria. - Il 21 Apri lo Giuseppe Garibaldi, in Roma , ha riepilogato intera la st01·ia della sua vita gloriosa. - Giuseppe Mazzini lasciò , come supremo l egato la gran sentenza, che l' Italia non avrebbe conquistato essenza di nazione, so non quando uu patto nazionale fosse stabilito dal suffragio di tutti. Questo legato lo ha raccolto Garibaldi, e ha compreso altresì che, per raggiunger e l' altissimo scopo, era mestieri suonare a r accolta e ottenere la cooperazione di tutta la parte democratica. == L'esercizio della Sovranitù nazionale == è ciò che si propose di conseguire l'assemblea del 21 April e. l\lazz ini ne lasc iò scritto e oggi giova ripeterlo , che nessuno tra noi sogna impiantare la r epubblica a viva forza, ove anche no avesse il potere ; ma per ognuno di noi sta sopra t utti la nazione : acl essa spetta profferire il giudizio supremo ; a noi , illuruinarla per quanto si possa, poi accettarne, li eti o dolenti, la volontà. Vorrebbero i monarchi~ ci mant ener e la ~lonarchia sulla punta delle baio-

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