Leopoldo Maluccelli - Garibaldi e la democrazia

(j Fratti, il Lucertini troppo pres to rapi Lo alla Pao tria, alla famiglia, di cui ora decoro e :so~ tcgno, il Borgognoni, il Comandini, il Mamoli, il Dotto, lo Zanoli hanno sYolto da questo banco i più ardui problemi sociali e politici con CJ.uell' accento di Yerità che nasce da convinzione profouda, da perfetta conoscenza, da ardentissima fede. Ed io, sebbene altre volte lusingato di vostra cortese accoglienza, pur venendo in questa sera a tratteHerYi ~opra importantissimo argomento , co11 somma trcpidanza succedo a questi egregi, c sento il bisogno di ricordare a Voi, cortesi uditori , il costume d olia g-ioventù spartana, che all' apparire d' un Yecchio nel circo , sorgc,·a rispettosa e gareggia\'a nel procurargli un buo11 posto , onde potesse a miglior agio godere dello spettacolo. Al mio apparire dinanzi a Voi siatemi cortesi rl' attenzione e di benevolenza. - Gan·baldi e la Democi·azz'a, è il t ema dell' attuale conferenza. E cloYcro della Democrazia atloprarsi concorde a richiamare all'antico primato Ja Patria, esplicando con "irile te111peranza lo par- (i buone della sua Yita ciYile, rimoYendo , sen~a 'i 1 am·ne , dagli ordini suoi ciò che è guasto, arbitrario, avverso all' esser suo ; trasformando il fatto i11giusto o incompiuto in fatto ognor più conforme alle tradizioni storiche d' Italia, agl' interessi, ai bisogni degl' Italiani. Tcndenmo a questo scopo connme le varir grachziolli della Democrazia, ma,

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