Leopoldo Maluccelli - Garibaldi e la democrazia

13 La prome tte ancora capace. Arùua l' imprc~a : chiamare a raccolta per un lavoro comune color o che del P arlamento si son fat t i una palestra, dalla quale esclusivamente possa Yenir salu te alla Pat ria, e coloro , pei quali il Parlamento nou è che una accademia di r etori, o di cacciatori di portafogli ministeriali, un narcotico pel . popolo, nna e- ~m'citazione d' equilibrio necessaria all' esi . t enza del sistema co~tituziona l o, coloro, che nella ini - ;dativa c nella virt ù del popolo non ebbero , o perdettero fede, e coloro che in esse ripongono ogni speranza di miglioramento morale c materiale , era, ognuno lo vede , tale impresa che il solo Garibaldi poteva tentare; ed ei la tento! Egli vide che in fl tw.nto concerne la educazione morale c politica del paese, le guarentigie della libertà individuale , il diritto di associazione e di riunione, le riforme amministrative e tributarie, l' autonomia e un migliore assetto territoriale dei Comuni e delle provincie , lo svolgimento clelle istituzioni di credito c di cooperazione a benefi cio delle classi operaie, un organamento pit\ equo delle r elazioni fra capitale e lavoro, e le grandi quistioni di politica nazionale e internazionale che hanno rclazion0 alla integritù, unitù. e indipendenza della patria , all ' onor e della nazione e ai suoi gr and i ufficì al di fuori - t utte le gr adazioni della Democrazia italiana, della Democrazia eh~ ama davvero la l iher tù c il progresso civiìe, potrebbero arcordar::-i

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