Leopoldo Maluccelli - Garibaldi e la democrazia

14 nell'aula parlamentare; muto e incliffer enle alla dilapidazione ùolla pubblica sostanza, alla strage eli Duecento popolani inermi in Torino, al fratricidio d' Aspromonte, all' assassinio eli Mentana , a cui assisteva coll' arme al braccio il fiore dell' esercito; Yidoro il popolo, fedifrago erede delle virtù deg li <wi , rimanero prostrato nella polYere innanzi a un sistema di goYerno che d ' italiano ha solo il nome. -- Videro tutto ciò e credettero meglio giontre alla patria facendosi propugnatori di leggi liberali ne lla cerchia angusta dell' aringo parlamentare. - , Un tale procedere per due Yie parallele a una meta comune portava necessariamento alla impo~s ibilità d'incontrars i, d' inten cler- ~i.-Giuseppe Garibaldi - di Lui. quando i tardi n epoti apprenderanno le gesta , diranno atto n i li - quegli er a un Dio. - Invitto sempre, vinto solo una Yolta ~ quando gli mosse ro· contro i frate lli, ed egli percorrcYa le file per impedire che sangue italiano da mani italiane fosse ver sato - Giuseppe GaribalJi ha compreso ch e alla salute della patria occorre la concordia, r · unione eli tutte le sue forzo : Egli s i è ri cordàto che nelle sue schiere sfidaYano impavifli la morte tanto coloro che seggono sugli scanni del parlamento, quanto quelli che, deposta la carabina, rimase ro tenacemente feùeli all'antica b<tndiera. Agli uni cd agli altr'i fa appello, e, posta b mano sul cuore <.lella ~azione, Yi :-;ente un palpito di libera d ta . ch e di g randi cose

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