Leopoldo Maluccelli - Garibaldi e la democrazia

13 denza, compiere i doYel'i ed esercita r e i diri tt i di popolo. - Su questo terreno, tutte le gradaz ioni della Democrazia, che ama il progresso ciYile , pos:;:ono, senza dubbio , e derono, troYar~i fl' accordo, onde costituire una forte opinione puLL li ca sulla Yia di quei miglioramenti che le condizioni oùieruo clel paese consentono, e che serYirmmo di base ad ulteriori progress i. Diss i possono e devono, poichò s in CJ. ui potendo e dm·endo, nol vollero. Ar~ dua impresa indagarne le cause; le accennerò: - da un lato austero puritanismo d' intransigenti che t utto vogliono, o nulla: dall' altro rosee speranze d' impossibili connubì ; inerzia, egoismo privato, prevalenza delle passioni locali su i sentimenti patrii, sulle idee generose, e il basso grado a cui discese in molta parte d' Italia lo spirito pubblico, tennero rlivisa, sebbene concorde nel fine , la Democrazia ita liana; in questi ultimi tempi. L'animo di ogni onesto rifugge dall' ammettere che uomini sommi per patriottismo, devoti alla causa della libertà abbiano potuto abiurare quel principio, che a loro costò quant' uomo può dare, per sorregge!'€ una istituzione incalzata dal fato s upremo. Io credo più facilmente, e più volentieri, che i Democratici della sinistra parlamentare, poichè parlo di Essi, abbiano scemata la loro fiducia nelle virili virtù del popolo italiano: lo Yidero muto e indifferente alle più grandi quistioni nazionali , alla parola di patriottismo che, usciva dal loro labbro

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==