Discorsi recitati da sua eccellenza il senatore di Bologna e da Vincenzo Gioberti ...

9 non fosso , mi è intcrdetlo dalla sorte tli rimanere tra voi , c si avvicina l'ora , in cui Juvri• schiantarmi da si dolce c onorata conversazione. Hcsterebbe dunque l'altro partito ; ma se io J)Cr servirvi osassi consigliarvi , non eviterei la nota d' ingrato che incorrendo in quella di presuntuoso. lmpcrocchè con che viso potre i io rendermi consultore di uomini sapientissimi ? Che farò dunque ? Piglierò una via di mezzo aprendovi un mio pensiero e sottornettendolo a l vostro giudizio. Se il parere non vi sembrerà fondato , abbiatelo per non detto , se all' incontro vi parrà che non sia affatto fuor di ragione dategli col vostro assenso quell'autorità che non può venirgli dalle mie parole. Già voi forse inl.endele cbo io voglio accennare a l massimo dei negozi , c degli interessi che in questo punto si trattano in Italia , c io1\ della guerra. lo entro con tanto più di fiducia a palesarvi su di esso l' animo mio quanto che mi accordo sostanzialmente con un vostro chiarissimo ingegno che ieri pari~• di ta l materia con grande eloquenza nel Circolo fel sineo. Egli disse fra le altre cose che la guerra di Lomba rdia importa a l decoro di lulli i Principi nostrali cd in particolare alla dignità della sede romana. Il che è induditato; ma io oso aggiugncrc che rileva del pari

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