Discorsi recitati da sua eccellenza il senatore di Bologna e da Vincenzo Gioberti ...

8 mano tcstè mi fece dc' suoi , voi ponete il suggello :1d un titolo , di cui vo superbo , c compiete in me il. carattere della cittadinanza latina. 11 dono è tale, o Signori, che non ammette condcgni ringraziamenti. Vero è che voi lo rifioristc di lodi , c per la bocca eloquente dell' Eccellentissimo signor Senatore tcstè di mc parlaste como di un uomo che il meritasse. l\fa ciò in vece di scemare la gentilezza vostra , e la riconoscenza mia , la accresce ; poichè i tiloli di cui discorrete sono anch' essi un dono vostro. A guisa dei magnanimi voi tentate di dissimulare a voi medesisimi l' eccesso della vostra cortesia ; non accorgendovi che col recare a premio ciò che è prctta largizione , voi imitate la Provvidenza , che esaltando c beneficando gli uomini , cumula in essi le proprie grazie. Non posso però dissimulare che se mai gode l' animo di tanta onoranza, mi spaventa il carico che mc ne torna. Jmperciocchè il grado di citt-adino porta scco gravissimi obblighi ; dci quali vorrei sdcbitarmi almeno per qualche parte. Ora in due soli modi il cittadino può fare il suo debito ; cioè colle opere, o coi consigli. La prima via mi è preclusa per mille ragioni che sapete, c pcrchè, se altro

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