Discorsi recitati da sua eccellenza il senatore di Bologna e da Vincenzo Gioberti ...

t1 J>ontifici giova assaissimo nei termini presenti al libero esercizio dell'ufficio aposlolico, o perchè tutti sanno quali sieno le massime dell'Austria in opera di religione. L'Austria aspira da gran tempo a fare del Cattolicismo un semplice strumento c quasi una massarizia di Stato ; e la sua ortodossia non è più sincera di quella della Germania accaltolica. Anzi deve essere tanto più sospella , o temula , quanto più ipocrita ; c io trovo meno empio Lutero che trasportato da l furore si ribellava apertamente al Pontefice, che non tanti imperatori , i quali lo adoravano c abbracciavano per incatenarlo. Se i ' Austria predominasse in llalia ci porterebbe col giogo barbarico gli spiriti palerini, ci ridurrebbe in sen ilù la Chiesa, c a lungo andare c' infctterrebbc le mculi c le coscienze; e quello scisma che tcstè si temeva in Allemagna, contaminerebbe le parli più pure della Penisola. lo fo queste considerazioni non solo come italiano, ma come cattolico; e stimo facendole di non contraddire alle inltmzioni del generoso c santissimo Pontefice. Il quale testè proferendo quelle parole cbe furono interpretate in modo così diverso, diede a parer mio una prova novella del celeste suo animo , esercitò il suo ufficio di pacifico

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