Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

~9 maestà di .quest'aula a deliberare sulle sorti della nostra grande patria? · E poichè mi venne sul labbro ~l gran nome di Garibaldi, concedetemi, o signori, di additarvi quel nobile ed autorevole eccitamento alla concordia , qual grande esempio di abnegazione personale da lui stesso ci venga in questo stesso momento ! Egli era testè in Torino : ma, appena pensò che la sua presenza al Parlamento, che si onora di averlo tra i suoi membri, nel momento in cui vi si agita la questione ministeriale, potesse avere una sinistra interpretazione, e fornire occasione o pretesto ad agitazioni o dissidi, tosto egli scomparve, e ripartì nuovamente per la sua solitudine di Caprera. Non imiteremo un così nobile esempio? Signori , quando io volgo intorno il mio sguardo in questa nobile e numerosa Assemblea , e vedo convenirvi insieme cittadini di Napoli e di Sicilia, Lombardi, Toscani . ' Romagnoli, Subalpini, Liguri, e tra loro discutere gravemente e pacatamente le questioni politiche, quasi immemori della secolare divisione dei loro paesi che durava ancora fino a ieri, colla coscienza e l'affetto di antichi concittadini e fratelli, io sento il mio cuore commosso, e penso, allorchè assisto a quàlche deplorabile incidente , come quello' che contristò la seduta d'oggi, quale sarebbe la letizia e l'orgoglio che riempirebbe invece le grandi anime de' nostri illustri progenitori, dall'Alighieri , dal Machiavelli, dall'Alfieri, :fino a Gioberti e a Balbo, che sotto gli occhi nostri iniziarono quest'èra novella, se fosse dato a costoro scuotere la polvere dei loro sepolcri ed affacci.arsi a questo recinto per mirarci qui tutti riuniti , per contemplare questa prima riunione de' rappresentanti di tutta l'Italia, spettacolo nuovo , non più veduto, invano

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