Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

!>O zione doveva perturbare più gra·udi interessi per l'in1port.an~a stessa di quella parte dell'italiana Penisola. Procedasi adunque, per opera esclusivan1ente del Governo, e dn1 Governo n1edesimo, circondato dalla nostra fiducia, ad una revisione di tutti gli atti .delle ditt~ture, ·de.lle luogo·· tenenze, dello stesso Governo centrale. Che se si appalesi il bisogno di appo:rtar mutamenti in atti che hanno un valore legislativo, il Governo verrà innanzi al Parlamento a proporre le modificazioni di tutte quelle leggi e di tutti l (]Uei provvedin1enti che egli si sarà convinto meritare emendazioni; ed il Parla1nento non mancherà al certo di soccorrere larga1nente col suo voto ed appagare le richieste per soddisfare a' legittimi desiderii, a' più caldi voti di numerose e so:fferenti popolazioni. Ma considerate di grazia, o signori, qual sarebbe l 'effetto immediato d'una dichiarazione di questa natura da parte del Governo. Un imn1~nso, immediato, benefico ~ffetto morale ; la speranza e la confidenza ad un tratto risorgerebbero; anche quelli i quali si lamen1"41no senza ragione, e ve ne ha moltissimi, entrerebbero in una novella . . fasd eli aspettazione ; e persuasi che il Governo d?vrà riesaminare tutto ciò che si è fatto, desisterebbero dai loro lamenti ; e quand'anche più tardi non conseguissero gl'in- -vocati provvedimenti, almeno sarebbero ridotti al silenzio ed obbligati a riconoscere che dopo uno studio accurato · , . e cosienzioso i consiglieri della Corona hanno ·finito per convincersi dell'insussistenza dei proposti reclami. Proposti così i miei desiderii al Gabinetto, mi si do- . 1nanderà: qual è la conclusione del vostro discorso ? Che il Ministero merita censura·? ' Signori, io credo che i consigli dati ad un Governo da coloro· che lo circondano della loro fiducia non possono

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==