Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

ltlt d.empimento di un dovere, ma altresì un mezzo infallibile di. procacciarsi influenza e simpatia. · Dirò ora breve1nente delle due cause morali dei mali che travagli~no le provincie napolitane. Dirò assai più brevemente di quelle che a me sembrano le duo potenti ca~tse morali del malcontento delle provincie napolitane . La prima di esse, o signori, a mio avviso, consiste nell'opinione colà generalmente diffusa, che il Governo italiano non sia volonteroso del pari ad acQettare ed apprezzare il concorso di tutte le frazioni del partito liberale e nazionale . Nelle altre provincie d'Italia la parte liberale .e nazionale procedè unita e concorde contro comuni avversari. In Napoli, per grande calamità, non fu cosi. Prima ancora che ruinasse il trono di Francesco II, coloro i quali preparavano la rivoluzione in Napoli , benchè tutti fossero inspirati dal sentimento di patriottis1no e dall~amore del paese e della libertà, pure si divisero, direi quasi, in due falangi , a capo di una del~e quali era, come è noto, il così detto Co1nitato dell'ordine, e dell'altra un così detto Cornitato d'azione. Gli uni e gli altri inviarono. emissari nelle provincie ; e, con-vien dirlo, le gare tra questi agenti non furono se1npre gare generose di pericoli e di sacrifizi : moltissime volte divennero gare e gelosie d'influenza. Quando Garibaldi entrò solo con pochi suoi compagni nelle·mura di Napoli, sotto gli occhi di numerosa pa.1:te dell'esercito borbonico~ che rimase stupefatta e p~ralizzata dal mirabile entusias1no di un'immensa·e sterminata popolazione, egli accordò di preferenza la sua fiducia agli uomini del partito di azione, e penso che l'onorevole de-

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