Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

59 gati napolitani e quelli delle altre provincie italiane presso l'amministrazione centrale. - Mi .perdoni il mio rispettabile èUnico, anche questa o ~ - servaziono condurrebbe ad in1picc.iolire la questione, anzi a sostituire (al certo hen lungi dalle sue intenzioni) una specie di carattere federativo nell'amministrazione italiana ad un carattere unit ario. Ma questa generale verità di fatto conviena che sia schiettatnente affermata. In Napoli cln un anno in qua si è venuto di continuo operando una sist ematica e non grR,- duata demolizione d'un'imn1ensità di istituzioni, d'iuteTessi, di amn1inistrazioni locali. Nè l'Jolo r imasero dallneggiate o sacrificate, sotto la falco cl~ questa distruzione, persone che appartenessero al partito borbonico , perc:hò quelle amministrazioni trovavansi ormai in gran parte ripiene di uomini nuovi, e non di rado usciti dalla rivolu- ~ionc, e del novello ordino politico sommamente beneme- . -riti. Di modo che anche nuove, nuovissime ·amn1inistrazioni recente1nente create o sotto la dittatura o ,)otto alcuna delle luogotenen~e dovettero perire, e nu1ncrosis- ::->in1e persone che vi consacravano l 'opera loro , con iscapito çlell'ottenuta posizione, cessare dall 'esercizio delle attribuzioni loro affidate; e ciò operava si per un'eccesHiva tendenza all'uniformità coll 'amministrazione e col sistema in vigore nell'Italia superiore, e malgrado la proclamata tendenza discentralizzatrice, ed aggiungerò , senza che costantemente apparisse una evidente necessità di farlo. E più aggravavasi il senso di questi danni, perchè spesso i provvedimenti n è pur rivelavano un concetto unifo1·1ne, e quindi n1ancava anche la potenza di quella logicn politica inesorabjle, la quale comanda che in ogni '

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