Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

l i9 L'autorità del principato civile, o l'indipendente e sicuro esercizio della potestà spirituale? NeHa prima supposizione, l'indipendenza del principe . protetto per opera della stessa potenza protettrice sarebbe perita, si avrebbe un vero intervento permanente della Francia in Roma, cioè un intervento di quella medesima potenza, la quale ha ·proclamato la costituzione della italica nazionalità dover procedere all'ombra del grande e non mai abbastanza affermato principio del non-intervento. In questa guisa, lo Stato retto da un tal principe sarebbe divenuto liDO Stato mezzo sovrano , cancellato dal novero degli Stati indipendenti, niente di meglio delle isole Ionie, o di una .delle reggenze barbaresche. Dunque, o signori, è mestieri riconoscere che la Francia a Roma non può proteggere fuorchè la sola indipendenza del potere spirituale del pontefice ; perchè, riunendosi nella medesima persona le due qualità, essa non ha ancora saputo scorgere il modo, con ClÙ possa disgiungersi la protezione e la garantia dell'indipendenza del potere spirituale dalla garantia altresì della potestà temporale. Allora, o signori, ci si fa chiaro lo scopo, cui le tratta- . ti.ve diplomatiche del Governo italiano debbono rivolgersi. Esse non debbono tendere ad ottenere un concordato col pontefice; debbono riuscire a stabilire, quanto più presto e meglio si possa, una conzenzione colla Francia, persuadendola che non solo l'interesse supremo d'Italia, ma gl'interessi stessi della Francia e , della pace e tranqu~llità dell'Europa richiedono non già che essa abbandoni l'assunto còmpito di proteggere l'indipendenza spirituale del pontefice, ma che ne ceda l'esercizio alla

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