Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

\ {l~ giori furono costretti dalla necessità e da dolorose esperienze a circondare di questi mezzi di tutela e difesa la . . civile sovranità nell'epoca appunto in cui il papato, cessando di essere un'istituzione religiosa e spirituale, si trasformò in una formidabile potenza politica. ~a questi mezzi di difesa diverrebbero inutili, come in antichi arsenali ci si 1nostrano le corazze di ferro de' lontani ~eco li,- e verrebbe meno ogni opportunità di farne uso il giorno in cui , cessato il potere temporale, mancasse altresì la probabilità delle aggressioni e delle invasioni da parte del pontificato e dell'autorità religiosa. Del resto, o signori , siatene persuasi, queste dappertutto saranno, in un futuro non lontano (si accordi o no il papato coll'Itaba), le relazioni ra.zionali tra Chiesa e Stato; questo sarà.l 'avvenire delle umane società . L'Italia, consenta oggi o no il pontefice, verrà un giorno sponta- ' nea, per organo del suo Parlamento , e n1ediante le sue leggi, a concedere alla Chiesa quella libertà e quella larghezza sotto forma di esercizio d'ili.dividuali libertà dei cittadini; e però le proposte dell'onorevole presidente del Consiglio non avrebbero fatto oggidì che mettere l'Italia in graclo .di prenunzia:t;e, di anticipare, se possiamo coeì esprimetci, questa grande ed immancabile riforma. (Be.ne!) Abbiamo detto che, oltre P1 ttzione morale esercitata sull 'opinione pubblica, rimaneva pure al Governo un'azione diplo?natica da spiegarsi mercè . ~e negoziazioni. Questa parte delle cure del Gabinetto non ha formato, nè jn verità poteva formare soggetto di discussione in questa Camera , .per difetto dei relativi documenti; ma niuno ha detto, e niuno, io credo, penserà che il Ministero siasi veramente limitato a formulare quegli articoli e quell'indirizzo, ed a tentare cl 'inviarli al loro destino.

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