Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

d'ogni fondamento, essi furono offerti come capri espiatori ai rancori di Mosca contro il passato bukariniano di Togliatti. Purtroppo, spinti da un vivo risentimento contro l'ingiusto e imprevisto trattamento sofferto e dalla stessa logica della lotta di frazione, i tre espulsi passarono ben presto a gesti e parole che sembravano dare una giustificazione postuma del provvedimento che li aveva colpiti. Un giorno, in un villaggio non lontano dal luogo in cui mi curavo, ebbe luogo un mio incontro con Togliatti. Egli mi espose a lungo, con chiarezza e lealtà, le ragioni della linea di condotta da lui scelta dopo matura riflessione. Lo stato attuale dell'Internazionale, sostanzialmente egli mi disse, non è certo né soddisfacente né piacevole. Non dipende dalla nostra buona volontà di modificarlo. Si tratta di condizioni storiche obbiettive di cui bisogna prendere buona nota. Le forme della rivoluzione proletaria non sono arbitrarie. Se esse non corrispondono aile nostre preferenze, peggio per noi. E d'altra parte, qual'è l'alternativa? Come sono fi1:1itii comunisti che finora hanno rotto col proprio partito ? In quali disastrose condizioni è ridotta la socialdemocrazia ? Le mie obbiezion_i a quegli argomenti, devo riconoscere, non erano molto pertinenti, soprattutto perché i ragionamenti di Togliatti erano esclusivamente politici, ma il turbamento prodotto in me dalle ultime esperienze andava al di là della politica. Che cos'erano le « inesorabili forme storiche» cui dovevamo inchinarci, se non una nuova immagine dell'inumana realtà contro la quale ci eravamo ribellati dichiarandoci socialisti ? Si può, per il successo della lotta, dimenticare i motivi per cui siamo scesi in lotta? Io ero allora come chi ha ricevuto una formidabile mazzata in testa e conunua a reggersi in piedi, a camminare, a parlare e gesticolare, 67 BibliotecaGinoBianco •

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