Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

- :È impossibile - io gli dissi - che Thalmann si sia espresso in questo modo. Ti prego di ripetermi parola per parola la sua risposta. A quel punto intervenne Stalin. Egli era in piedi, a un lato della sala, e appariva il solo dei presenti calmo e sereno. - L'Ufficio Politico del Partito - disse Stalin - ha ritenuto che non fosse conveniente tradurre e distribuire il documento di Trotzky ai delegati dell'Esecutivo interna• zionale perché in esso vi sono varie allusioni alla politica dello Stato Sovietico in Cina. Il misterioso documento fu più tardi pubblicato all'estero per cura dello stesso Trotzky, in un opùscolo col titolo Problemi, della rivoluzione cinese, e come ognuno può ancora oggi constatare, esso non contiene alcun segreto di Stato, ma è una serrata requisitoria alla politica praticata verso la Cina da Stalin e dall'Internazionale Comunista. In un discorso del 5 aprile 1927 davanti al Soviet di Mosca Stalin aveva infatti esaltato Cian-kai-Scek e confermato la propria fiducia nel Kuomintang, e -ciò appena una settim'.lna prima della famosa svolta ami-comunista del capo nazionalista cinese e del suo partito: i comunisti furono improvvisamente cacciati dal Kuomintang, alcune decine di migliaia di operai furono uccisi a Sciangai e un mese dopo a Wuhan. (Si capisce dunque che Stalin non gra~isse un dibattito sul suo errore di calcolo e cercasse di proteggersi dietro la ragione di Stato). Ernst Thalmann mi chiese se la spiegazione di Stalin mi sembrasse esauriente. - Non contesto il diritto dell'Ufficio Politico del Partito Comunista Russo di tener segreto un qualsiasi documento 45 BibliotecaGinoBianco

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