Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

nale Comunista nell'Estremo Oriente; ma il giorno dopo, davanti all'Esecutivo riunito in seduta plenaria, egli affermò con grande enfasi il contrario. « È stato un atto di saggezza · politica », egli ci confidò dopo la seduta con un sorrisetto di uomo superiore. Il suo caso merita menzione perché tutt'altro che isolato. Le vicende interne del comunismo francese ' condussero più -tardi J acques Doriot fuori dell'Internazionale Comunista e gli diedero modo di rivelarsi per quello che nel frattempo era diventato; ma numerosi altri. intimamente per nulla diversi da lui, sono rimasti alla direzione dei partiti comunisti. A questi fenomeni di doppiezza e demoralizzazione dei quadri dell'Internazionale Comunista alludeva Togliatti nella conclusione del suo discorso davanti al VI Congresso dell'Internazionale, chiedendo licenza di ripetere le parole di Goethe morente: « Luce, più luce». Oltre che per i contrasti interni derivanti dalla propria eterogeneità, l'Internazionale Comunista soffriva per l'immediata ripercussione nel suo seno d'ogni difficoltà dello Stato Sovietico. Dopo la morte di Lenin apparve chiaro che lo Stato Sovietico non sfuggiva a quella che sembra la fatalità di ogni dittatura: la graduale inesorabile restrizione della sfera di quelli che partecipano alla direzione e al controllo del potere politico. Il Partito Comunista russo che aveva soppresso tutti i partiti concorrenti e abolito ogni possibilità di discussione di politica generale nelle assemblee sovietiche, cadde esso stesso sotto un regime di eccezione: la volontà politica dei suoi iscritti venne rapidamente sostituita da quella dell'apparato. Da quel momento ogni divergenza di opinione nel gruppo dirigente era destinata a concludersi con l'annientamento fisico della minoranza. La rivoluzione che 42 BibliotecaGinoBianco

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