Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

crificio era ben accetto, come. un doveroso contributo personale al «prezzo del comune riscatto». E sia ben chiaro che i vincoli che ci legavano al partito erano sempre più saldi, non malgrado i pericoli e i sacrifici ch'essi comportavano, ma grazie ad essi. Ciò spiegava anche l'attrazione del comunismo su alcune categorie di giovani e di donne, sugli intellettuali, sulle persone più sensibili e più inclini alla generosità e che più soffrono della «dissipazione» della società borghese. Anche oggi, chi pensa di poter distogliere dal comunismo i migliori e più seri tra i giovani attirandoli a giocare al biliardo in locali ben riscaldati, parte da un'idea assai limitata e alquanto sprezzante dell'uomo. Non è da stupirè pertanto se le prime crisi politiche che colpirono l'Internazionale Comunista mi lasciarono piuttosto indifferente. La loro origine era !.1el fatto che i principali partiti membri della nuova Internazionale, anche dopo la formale accettazione delle ventuno condizioni dettate da Lenin per ogni ammissione,. erano tutt'altro che omogenei. Essi avevano ~n comune l'avversione alla guerra imperalistica e ai suoi risultati, come pure la critica delle concezioni riformiste della seconda Internazionale; ~a, per il resto, bene o male, rispecchiavano l'ineguale grado di sviluppo dei singoli paesi. Notevoli erano perciò le divergenze tra il bolscevismo russo, formatosi in un ambiente senza libertà politica e di vita sociale scarsamente differenziata, e i gruppi della sinistra socialista dei paesi. occidentali. La storia dell'Internazionale Comunista fu perciò una storia di scissioni, una storia d'intrighi e prepotenze del gruppo dirigente russo contro ogni espressione indipendente degli altri partiti affiliati. Gli uni dopo gli altri, furono costretti a rompere con l'Internazionale Comunista le correnti più legate alle tradì34 BibliotecaGinoBianco.

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