Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

rivolta, ne fu scosso fin nelle fondamenta, come da un terremoto. Tutto venne messo in discussione, tutto diventò un problema. La piccola lampada tenuta accesa davanti al tabernacolo delle intuizioni più care fu spenta da una gelida ventata. La vita, la morte, l'amore, il bene, il male, il vero cambiarono senso, e lo perderono interamente. Sembrava facile sfidare i pericoli non essendo più solo. Ma chi racconterà l'intimo sgomento, per un ragazzo di montagna, mal nutrito, in una squallida cameretta di città, della definitiva rinunzia alla fede nell'immortalità dell'anima? Era troppo grave per poterne discorrere con chicchessia; i compagni di partito vi· avrebbero trovato motivo di derisione: e altri amici non v'erano più. Così, all'insaputa di tutti, il mondo cambiò aspetto. Gli uomini, che pietà. " Le condizioni di vita imposte dalla conquista fascista dello Stato furono assai dure per i comunisti, ma cost1tmvano anche la pietra di paragone di alcune loro tesi politiche e ~ l'occasione di realizzare un tipo d'organizzazione nient'affatto ostica alla loro particolare mentalità. Così, anch'io, durante alcuni anni, m'adattai a vivere come straniero in patria. Fu necessario cambiar nome, abbandonare ogni precedente relazione di famiglia e consuetudine, fissare la residenza in province prima mai frequentate, e condurre una vita apparente che allontanasse ogni sospetto dall'azione cospirativa. Il partito diventò famiglia scuola chiesa caserma; ali' infuori d'esso il mondo restante era tutto da distruggere. Il meccanismo psicologico della progressiva identificazione del singolo militante comunista con l'organismo collettivo è ormai noto; è quello stesso che_dà risultati press'a poco identici in alcuni ordini religiosi e in certe scuole militari. Ogni sa- , 33 3. BibliotecaGinoBianco

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