Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

il vero fondamento della società meridionale: anarchici a vent'anni, conservatori a trenta. L'educazione che si riceve nelle scuole~ sia pubbliche che private, non è concepita d'altronde, per irrobustire il caratter~. Dalla mia adolescenza ad oggi la situazione è in parte mutata, ma non migliorata. Una buona parte delle classi ginnasiali e liceali io le ho frequentate presso istituti privati cattolici. L'istruzione umanistica che vi veniva impartita era eccellente; l'educazione del costume privato o intimo, ingenua e pulita; ma l'istruzione e l'educazione civile addirittura pessima, in parte per il conflitto ancora aperto tra Stato e Chiesa. Così, ad esempio, l'insegnamento della storia era esplicitamente critico verso il conformismo ufficiale; la mitologia risorgimentale e i suoi eroi (Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour) erano oggetti di dileggio e denigrazione; la letteratura allora prevalente (Carducci, D'Annunzio) disprezzata. E in un certo senso, sviluppando lo spirito critico degli allievi, quell'insegnamento comportava anche alcuni vantaggi. Ma gli stessi professori clericali, poiché dovevano prepararci agli esami delle scuole pubbliche e dai nostri risultati dipendevano la fama e la prosperità dei loro istituti, ci insegnavano anche, e ci raccomandavano per gli esami, le tesi contrarie al proprio convincimento. E, d'altra parte, gli esaminatori delle scuole di Stato, conoscendo la nostra provenienza da scuole confessionali, si dilettavano ad interrogarci sui temi più polemici, e ironicamente poi assai ci lodavano per la liberale spregiudicatezza dell'insegnamento ricevuto. La falsità, l'ipocrisia, la doppiezza dell'espediente erano troppo sfacciate per non suscitare un comprensibile turbamento in chunque portasse in sé un po' d'amore per la cultura. Ma era anche inevitabile che la media dei malcapi29 BibliotecaGinoBianco • •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==