Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

dalle autorità civili, dalla polizia, dai carabinieri e dall'amministrazione del Feudo. E finalmente, una domenica il Principe si degnò di attraversare, senza fermarsi e senza pronunziare discorsi, i principali comuni del collegio. Quei suo viaggio è rimasto memorabile dalle nostre parti soprattutto perché egli lo compì in automobile, ed era la prima volta che quel nuovo veicolo appariva nella nostra contrada. La stessa parola automobile non era ancora entrata nel nostro linguaggio corrente: in sua vece i contadini dicevano la « carrozza senza cavalli ». Strane leggende correvano nel popolino sulla invisibile forza motrice che sostituiva i cavalli, sulla diabolica velocità del nuovo veicolo, e sugli effetti rovinosi, specialmente per le vigne, del puzzo eh'esso lasciava dietro di sé. Quella domenica tutta la popolazione del mio paese era andata incontro al Principe lungo la strada da cui era annunziato il suo arrivo. Numerosi erano i segni visibili dell'ammirazione e dell'affetto collettivo per il Principe. Archi di trionfo furono eretti, e la folla era vestita a festa, in un orgasmo ben comprensibile. La « carrozza senza cavalli» arrivò con ritardo, e rombando attraversò la folla e l'abitato, senza fermarsi e senza neppure .rallentare, lasciando dietro di sé un . fitto polverone bianco. Gli agenti del Principe poi spiegarono, a chi voleva ascoltarli, che la « carrozza senza cavalli,> corre « a vapore di benzina » e non può fermarsi che qnando la benzina termina. « Non è come con i cavalli», essi spiegavano, « con i quali basta tirare le redini. Lì non vi sono redini. Avete visto forse le redini ? ». Due giorni dopo arrivò in piazza un curioso vecchietto da Roma; portava gli occhiali, un bastoncino nero e una valigetta. Nessuno lo conosceva. Egli disse di essere un medico oculista e di aver presentato, a nome del Partito del Popolo, la propria candida19 BibliotecaGinoBianco

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