Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

tura contro quella del Principe. Pochi curiosi l'attorniarono, per lo più bambini e donnette senza diritto di voto. Tra i ragazzi ero anch'io, con i calzoni corti e i quaderni di scuola sotto il braccio. Supplicammo il vecchietto di tenerci un discorso. Egli ci disse: « Ricordate ai vostri genitori che il voto è segreto. Nient'altro>>. Poi disse: « Sono povero; vivo facendo il medico; ma se qualcuno ha gli occhi malati, volentieri lo curo gratis >>.Gli portammo una vecchia fruttivendola che da molti anni aveva gli occhi malati, ed egli le pulì gli occhi e le diede una boccettina con le gocce e le spiegò come si usavano. Poi disse ai presenti (eravamo solo un gruppo di ragazzi): « Ricordate ai vostri genitori che il voto è .. segreto >>.E se ne andò. Ma l'elezione del Principe era talmente sicura, anche a giudicare dalle folle festanti che l'avevano salutato nel suo rapidissimo giro elettorale, che le autorità e l'amministrazione del Feudo annunziarono in anticipo tutto un programma per la celebrazione dell'immancabile vittoria. Mio padre, secondo gli accordi presi con i fratelli, si astenne dal parteggiare per l'uno o l'altro candidato, ma riuscì a farsi includere tra gli scrutatori dei risultati. Grande fu la sorpresa di tutti allorché fu reso noto che nel segreto delle cabine elettorali l'enorm~ maggioranza degli elettori aveva votato contro il Principe e per lo sconosciuto medico oculista. Grande fu lo scandalo. Le autorità lo definirono addirittura un abietto tradimento. E quel ch'è peggio, esso era in • proporzioni tali da interdire ali'amministrazione del Feudo ogni possibilità di rappresaglia contro singoli contadini. A mo' di risarcimento il Principe fu però nominato senatore del re. Dopodiché la vita sociale riprese le sue forme co.nsuete. 20 BibliotecaGinoBianco

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