Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

presentazione di marionette alla quale noi ragazzi, assieme al parroco, avevamo assistito il giorno prima. Il soggetto, ricordo benissimo, esponeva le drammatiche peripezie d'un bambino perseguitato dal diavolo. Ad un certo punto il bambino-marionetta era apparso sulla scena tremante di paura e per sfuggire alle ricerche del diavolo si era nascosto sotto un lettino, che occupava un angolo della scena. Poco dopo era sopraggiunto il diavolo-marionetta e l'aveva cercato invano. - Eppure dev'essere qui, - diceva il diavolo-marionetta, - sento il suo odore. Adesso chiedo a questi bravi spettatori. -·- E rivolto a noi, aveva chiesto: - Cari miei ragazzi, avete forse visto nascondersi m qualche posto quel bambinaccio che io cerco ? - No, no, no, - immediatamente gli rispondemmo m coro e con la più grande energia. - Dove si trova dunque? Perché non lo vedo? - insisté il diavolo. - È partito, è andato ·via noi gli rispondemmo - è andato a Lisbona. - (Nel nostro parlare e nei nostri proverbi, Lisbona è ancora oggi il punto più lontano del globo). Devo spiegare che nessuno di noi, andando allo spettacolo, prevedeva di essere interpellato da un diavolo-marionetta; e il nostro comportamento era stato pertanto del tufto istintivo e spontaneo. E suppongo che in qualsiasi altro paese del mondo, davanti all'identico spettacolo, i bambini reagirebbero alla stessa mani€ra. Ma il nostro curato, una degnissima colta e pia persona, con nostra grande sorpresa, non fu interamente soddisfatto. Ce lo spiegò con rammarico nella piccola cappella di Santa Cecilia, ove di solito egli impartiva le lezioni di catechismo. Quel luogo a noi ragazzi era assai 13 BibliotecaGinoBianco

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