Raymond Aron - La mentalità totalitaria

fascismo è comprensibile. La ragione principale è che conservatori e fascisti hanno gli stessi nemici: i liberali, i plutocrati, gli ebrei, il parlamentarismo. Essi hanno anche .in comune talune rivendicazioni (autorità, coerenza organica) e taluni valori (stabilità piuttosto che giustizia sociale, potenza della collettività piuttosto che diritti individuali). Esistono somiglianze fra il modo di pensare degli uni e quello degli altri: coscienza della continuità storica anziché dei principi universali, opposizione al razionalismo astratto. Tutti questi punti di contatto non avrebbero, però, dovuto far dimenticare la contraddizione fondamentale: il fascismo è un movimento di massa rivoluzionario e, almeno nella forma nazionalsocialista, fondamentalmente anticristiano. Il conservatorismo europeo, invece, è anti-rivoluzionario e cristiano. Questi tende a salvare, quello a distruggere i resti dell'ordine tradizionale e gerarchico che la rivoluzione borghese ha risparmiato. Chi vuol conservare un dato ordine storico si trova alle prese con la contraddizione seguente: come difendere, o restaurare, con mezzi non rivoluzionari un ordine scosso o pericolante? Il conservatorismo teorico sopraggiunge quasi sempre quando l'ordine è messo in questione: finché esso appare evidente e naturale, nessuno pensa a vituperarlo o a esaltarlo. È quando l'ordine di cui il conservatore si considera garante viene contestato che il conservatorismo assume la forma di un atteggiamento mentale. Di qui, la tentazione continua di reprimere la critica e, cioè, di sacrificare almeno in parte quel liberalismo che il conservatore sostiene d'altra parte di voler preservare. Se c'è stata una rivoluzione, sorge un'altra, più grave, contraddizione: è impossibile restaurare un 66 BibliotecaGinoBianco ,,

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