Raymond Aron - La mentalità totalitaria

Secondo la prima, le contraddizioni dei regimi politici sono insuperabili; secondo l'altra, esiste un ordine eterno della vita collettiva il quale permane attraverso tutte le rivoluzioni. La teoria delle contraddizioni insuperabili e quella dell'ordine eterno si appoggiano ambedue su una certa idea dell'uomo. Il millenarismo implica sempre, in un modo o nell'altro, che l'uomo, attraverso il proprio sforzo creativo o secondo una grazia venuta dall'alto;- sia capace di eliminare le sue imperfezioni. Il conservatorismo, invece, riconosce l'esistenza di una natura umana la quale determina i caratteri della natura sociale. A dispetto della logica, non sempre i conservatori sono più tolleranti det millenaristi. Spesso il relativismo teorico li conduce a un dogmatismo pratico per cui, da conservatori che erano, si trasformano in rivoluzionari. Prendiamo, per esempio, i conservatori che, in Francia, difendono l'ordine storico dell'ancien régime. Basta che essi conferiscano a tale ordine un valore esemplare perché qualsiasi tentativo di trasformarlo nel senso di un ordine diverso appaia loro come distruttore. Ora, è lecito giudicare l'ordine borghese inferiore, sul piano estetico o su quello della stabilità, all'ordine della vecchia Francia, alla divisione della società in états, alla molteplicità dei corpi intermedi; tuttavia, bisogna pure ammettere che l'ordine borghese è _una struttura sociale possibile rispetto alla struttura gerarchica ed ereditaria della Francia di prima della Rivoluzione. Ma, una volta confuso un dato ordine con l'ordine eterno, i conservatori diventano rivoluzionari. rispetto all'ordine stabilito (da loro battezzato « disordine stabilito » ). Questa è la via seguendo la quale tanti conservatori son diventati fascisti. Psicologicamente, il passaggio dal conservatorismo al 65 BibliotecaGinoBianco

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