Raymond Aron - La mentalità totalitaria

una società senza classi. Ciò non toglie che il Millennio hitleriano, contraltare della società senza classi (la quale è a sua volta l'immagine laica del Millennio cristiano e del mito della Fine dei Tempi), non poteva esser altro che una tappa su un cammino che non conduceva in nessun • luogo, l'anello di una catena senza fine. Non c'era ragione alcuna perché un tale Impero durasse più dei tanti che l'avevan preceduto. A rigore, i tedeschi o gli ariani potevano aderirvi di buon animo; gli altri non potevano che rifiutarlo con orrore o subirlo con rassegnazione. Mentre, invece, l'Unione universale delle Repubbliche Socialistiche Sovietiche è aperta a tutti gli uomini. La superi~rità del millenaris_mo di sinistra viene anche dal suo legame più o meno dissimulato con l'idea di progresso. A rigor di termini, millenarismo e progresso sono ideali contraddittori. Il progresso, infatti, è un'avventura senza fine: si suppone, o si crede, soltanto che l'avvenire sarà migliore del passato. Una volta ammesso che l'attività essenziale dell'uomo è l'accumulazione del sapere e l'aumento dei mezzi tecnici, la storia si organizza naturalmente in una serie unica, orientata verso un termine inaccessibile; l'uomo saprà e potrà sempre di più, ma non saprà né potrà mai tutto, dato che i concetti stessi di compimento e di stabilità sono inconciliabili con la natura della scienza e dell'industria. Al millenarismo, questa ricerca indefinita e, a rigor di termini, quasi impensabile, non basta. Come determinare il meglio, se non si definisce il bene cui si tende? Come affermare che si progredisce, se la mèta sfugge di continuo? Quindi la decisione millenarista di fissare al progresso un termine che sarà insieme il compimento e la trasfigurazione della storia umana? 48 BibliotecaGinoBianco

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