Raymond Aron - La mentalità totalitaria

tratta, quindi, di opporre la tecnica sovietica alla tecnica occidentale, come se quest'ultima fosse in tutto e per tutto superiore alla prima: basterà insistere su taluni fatti semplici e incontestabili. L'Occidente non ha avuto bisogno di soffocare le libertà per edificare dighe gigantesche e officine modello. Perché mai l'intellettuale d'Occidente dovrebbe provare tanta emozione dinanzi alle dighe russe e rimanere così indifferente dinanzi alle dighe americane? Non siamo ingegneri e non vogliamo far paragoni tecnici fra le une e le altre: ci limitiamo a ricordare che, negli altri paesi, l'edificazione industriale non ha imposto sacrifici così gravi. Personalmente, direi anche di più e opporrei ai barbari del ventes_imo secolò l'elogio dei metodi progressivi. La scienza e l'industria stanno sconvolgendo tutte le società: non si tratta di opporsi a tali sconvolgimenti e neppure di frenarli. Più rapido è il ritmo delle· trasformazioni e più è desiderabile che non si spezzi la continuità dei costumi e delle credenze che costituiscono la trama dell'ordine sociale. La fede nella violenza per instaurare il regno di Dio in terra avrebbe già dovuto essere definitivamente confutata dalla tragedia del bolscevismo. Non abbiamo dunque paura di sostenere che il « rivoluzionarismo » (la credenza, caratteristica di certi intellettuali, che la Rivoluzione è una soluzione universale e miracolosa) è un pregiudizio miserabile, anche se elettrizza i :salotti e i caffè di Saint Germain-des-Prés. Questa difesa della libertà vale per i paesi dove i vantaggi reali o supposti del sovietismo sono ottenuti a minor prezzo, non dove tali vantaggi sono o sembrano inesistenti. L'industrializzazione sovietica non impressio~ nerà l'abitante di Detroit o di Pittsburgh, il quale non 36 BibliotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==