Raymond Aron - La mentalità totalitaria

esistente e ripongono le loro speranze in un ordine di là da venire. Questa disponibilità non è necessariamente commisurata ai mali effettivi della società: molte società stabili appaiono, infatti, più ingiuste delle società agitate da fermenti rivoluzionari. La disponibilità di cui parliamo corrisponde alla valutazione soggettiva della società da parte degli uomini che ci vivono e ai sentimenti che essi provano nei riguardi dell'ambiente in cui sono immersi. La sorte dell'operaio francese s'è certamente migliorata rispetto al 1850 o al 1900: ciò non toglie che il suo sentimento di rivolta contro l'ordine esistente sembri più violento nel 1950 che non cinquanta o ce?to anni addietro; più profonda anche la sua convinzione di esser vittima di un'ingiustizia permanente e di non aver nulla da sperare dal progresso all'interno del mondo cosiddettb capitalista. La disposizione al profetismo è anzitutto legata allo stato d~animo che si esprime nella formula banale: « Non c'è niente da sperare da quella gente, niente da sperare da un mondo simile ». Il fatto decisivo, qui, non è che si critichino o si odino i ricchi, i padroni o lo Stato, ma che si dispera di tutto· ciò che si conosce e si ripongono tutte le proprie speranze in un· avvenire 'altrettanto radioso che sconosciuto. Il millenarismo seduce i semplici come gl'intellettuali, i contadini cinesi come gli operai delle officine Renault: suo carattere essenziale è la rottura con l'ambiente. Si comprende, allora, come il fascino del totalitari-. smo (il fascino, per essere esatti, di quel che noi chiamiamo totalitarismo, ma che non è sentito come tale da quelli che ne sono affascinati) dipenda da due fenomeni 25 BibliotecaGinoBianco

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