Raymond Aron - La mentalità totalitaria

l'altra parte; forse, con una tattica più sottile e una tecnica migliore, i dirigenti socialdemocratici avrebbero potuto recuperare una frazione più notevole degli elettori nenniani. C'è, nelle circostanze, qualcosa che non si spiega e rinvia a cause più profonde. Quanto a me, ne vedo di due specie: in Italia, sul terreno politico, la tradizione liberale è molto più indebolita eh~ in Francia; d'altra parte, in Italia il partito comunista appare molto meno radicalmente distinto dagli altri che non in Francia. All'indomani della liberazione, anche in Francia si poté credere che il MRP, e cioè la democrazia cristiana, avrebbe costituito il punto di cristallizzazione dei non-comunisti. Ma i successi elettorali del MRP erano artificiali, dovuti al tempo stesso al sistema di scruti.nio, alla momentanea svalutazione dei partiti moderati e al prestigio della Resistenza e del generale De Gaulle. La creazione del Rassemblement gaullista precipitò la caduta dei voti MRP. In ogni caso, né gli elettori della sinistra anticlericale né quelli della destra tradizionale avrebbero sopportato a lungo uno stato maggiore democristiano. In Italia, la democrazia cristiana è finora riuscita a mantenere l'unità fra la sua destra e la sua sinistra, mentre, d'altra parte, il legame con la Chiesa e con la fede cattolica non allontana da essa· i milioni d'elettori anticomunisti. A che cosa è imputabile, in Italia, la debolezza della sinistra non-comunista e non-cattolica, laica e razionalista? Al compromesso col fascismo? Al fatto che gli influssi rivoluzionari venuti di Francia alla fine del Settecento e nel corso dell'Ottocento non avevano mai impregnato gli strati profondi della società? Alla sopravvivenza, in molte regioni, delle strutture autoritarie dei vecchi regimi? In ogni caso, è evidente che, in Francia, il dialogo 13 BibliotecaGinoBianco

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