Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

. '\ - 35- " t atto dei gon1iti. Davanti, quattro o c1nque dei n em1c1: " una scanca Cl fa cadere insieme, quasi abbracciati. " Disteso a terra, privo di forze, vidi però distinta- " 1nente quei manigoldi, uno per volta, scagliarci un colpo " di baionetta prhna di fuggire; non so se in quell'ist ante . " meglio potesse in loro la crudeltà o la vigliaccheria. " In ogni modo ebbimo il conforto di vederli alle " spalle ; povero Enrico nostro! ebbe i1 ,conforto del gr ande " Epa1ninonda; la loro fuga fu accompagnat a dalle impre- " cazioni di vigliacchi e bir banti, scagHate lor eontro dal " fratel mio e da rne. " Per un istante la copiosa perdita di sangue dalle " cinque ferite mi tolse i sensi; e quando rni svegliai dal " brevissimo letargo, mi parve destartn i da un doloroso " sogno. Presto . : . . presto assai, venni avvisato della " dura realtà dalla vista del mio Enrico e dal dolore dell e " ferit e. " Povera nostra 1na1nmina! " mi disse proprio " quando stava per formulargli io lo stesso mestissimo " pensiero. " Muoio , mi aggiunse. " Povero rnio Enrico ! " io pure ho una palla nel capo (lo cr edei fino al gior no " appresso) , _- " Ci rivedren1o, oh, lo sento! ci rivedremo " nell'altra vita , - " Ecco sciolto il problema. , - " Mi die' rispost a la quale tanto mi colpì da farn1i sovve- " nire, attraverso l'indebolin1ento della mente, essere già " stata quella frase pronunciata agli ultimi istant i di vita " da un grande dei secoli scorsi: credo da Turenna.

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