Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

- 32 pigliare nessuna iniziativa per Roma, ed anzi , ad impedire ogni t entativo esterno. Ma chi pot.eva itn pedire ai Rornani d'insorgere? J. Ro1nani hanno il diritto d'1:nso1·gere contro il lo?'O opJfressore : gli Italiani hanno il dovere di aiuta,rli (1) . Questi er ano i cànoni della doltrina garibaldina nel 1867. Di qui le sommosse interne, più volte annunciate, ma non se1n pre verificatesi: di qui l'accorrere di mi gliaia di volontari sul territorio ro1nano: di qui i viaggi dei fratelli Cairoli a Ro1na: di qui il loro arditissirno piano. I Cairoli, Enri co e Giovanni , venuti nell 'estat e a Roma, avevano riconosciuto il numero dei nemici bene organi zzati e insieme la man canza assoluta di gioventù atta alla grande impresa. Erano, in quel ten1po, oltre 15,000 i Romani fuori di Rom a : nerbo della popolazione, che allora saliva appena a 170 1nila abitanti. I pochi rimas ti non avevano arrni. Mentre, quindi, si avanzava.no le bande, c stringevano Roma dappresso, i fratelli Cairoli, trovandosi a Terni, divi- · sarono di scender e il Tevere in due barconi , e portare 200 fucili ad altrettnnti valorosi, che dovevano attenderli la sera dc.l 22 ottobre a Ripetta. I Cairoli coi loro settanta compagni, sul fare della notte, giunsero a Ponte (1) L r t.tera di Garibal d i a me rlil' elta il 24 settembre 1867

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