Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

-30pietà e la n1unificenza di Giorgio Pallavicina aveva ricostrutto dopo il ritorno dallo Spielberg, festeggiato dagli amici che provavano ad un ternpo raccapriccio e g1o1a, mentre egli rispondendo alle inchieste dell'autorità cercava di salvare da condanna il guardiano, del quale poi si prese affettuosa cura, si sentì dire dal generale Garibaldi: " Benedetto, VOl siete un UOn10 predestinato n· E predestinato fu davvero, perchè doveva toccare a lui, all'uomo della leggenda, all'unico superslite di una farniglia di eroi, di salvare la vita al suo Re. ( N è l settembre di quell'anno Garibaldi fu a Belgirate, ospite della famiglia Cairoli. . Erano assenti in quei giorni i due fratelli Enrico e Giovanni. Essi, che già erano stati a Roma nell'agosto, persuasi che per allora nulla vi fosse a fare per Roma, si erano recati a Parigi, all'esposizione. E che nulla vi fosse a fare in quei giorni Jo dilnostrò Garibaldi, recandosi da Belgirate a Ginevra, per la via del Se1npionc. Ricordo fra i compagni di viaggio Benedetto Cairoli, l Giuseppe Ceneri, Giuseppe Caldesi e Giovanni Basso, ai quali s'aggiunsero a Sion il dottor Tilnoteo RiboH, a cui 83 anni non rendono grave ·l'operosa vita di filantropo e di patriota, e Gustavo Friggesi col Caldesi e col Basso n1isera1uente spento.

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