Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

- 23Quando io, o signori, accettai riconoscente di fare oggi la com1nen1orazione dell'amico lungarnente venerato, scrissi al presidente nostro cortese, che ben si poteva accettare l'incarico perchè la vita dei Cairoli ispira a grandi cose, perchè i Cairoli parlano colle opere e cogli scritti, ed io non avrei avuto che a raccogliere le notizie di quelle e servirmi di questi. Mi sovvenni anche delle parole di Tacito (A nn. II, 71): " Esse1'"e proprio dell'a1nico . ..... l'avere in me1noria ed " eff'ettua1·e le sue volontà , ; e sentii quindi l'orgoglio di fare cosa utile. Ma accintomi all'opera trepidai, e leggendovi adesso queste parole, sento il bisogno di Invocare tutta la vostra indulgenza. Ammirai Benedetto Cairoli 111 tutta la bellezza della sua figura gagliarda, in tutta la forza della sua mente . serena, a Bezzecca il 21 luglio 1866. Il n{attino alla prim'alba egli aveva visto affisso sulle _mura di Storo il proclarna ai volontari, che, scritto da lui giorni prima, e da Garibaldi -firmato, ~i chiudeva colle parole: " 1/inis Aust1'iae. , In vettura col generale Garibaldi era passato, traversando il forte d 'Ampola , da1la valle del Chiese a quella del Ledro, e verso le sette g1ungeva a Bezzecca, quando la battaglia era impegnata. Impegnata? Forze nemiche preponderanti da · Bezzecca avevano

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