Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

- 18maggio); s' infiam1na d ' entusiasmo il 27 n1aggio a P alenno, alle parole di Garib aldi, che dice a Lui ed a ' suoi Pavesi: Voi meritereste d'essere baciati tutti, ad uno ad uno l Voi siete . un nucleo d'E1·oi l; ma a Palern1o egli. al piede, come già dissi, ed il fr at ello Enrico sono feriti gravemente. Enrico (bella invidiata cicat_rice !) ha il cervello scoperchiato, ed è per n1olti giorni in pericolo di vita. Pur gemente nel letto, si compiace dei rapidi trionfi del suo Duce, ma la notizia della fuga del Borbone e dell'occupazione di Napoli gli giunge insienle con quella della morte del fratello Luigi, il quale, rispettato dal piombo nemico, spira il 13 settembre, esausto dalle faticose marce sotto il sole infocato del sud. Non vi è gioia per Benedetto Cairoli che non sia acCOln pagnata da un grande dolore ! Dopo le atroci sofferenze cui accennai, non lascia il letto che per andare (il 9 dicembre 1861) sulle grucce in Parlamento a presentare l 'ordine del giorno per chè Ro1na sia restituita all' It~lia e si provveda all'artnamento nazionale ; a pronunciar nel gennaio 1862, egli, per unanime consenso nominato Capo del Comitato per Venezia e Roma, quel meInorabile discorso, per virtù del quale furono poscia riconosciuti cittadini del Regno quanti eran nati nei confini naturali d'Italia: non dovendo essere i diseredati gli esclusi, PROPRIO I PHJ INFELICI; ma egli, il patriota dalla fede in esauribile, deve fremere d ' ira e di dolore, quando nel 1866,

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