Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

- 17cittadini, e tra essi quel prode Sacchi che fu poi generale, perehè lo trattiene prima la malattia e poi la 1norte del genitore dilettissilno. Uotno ecc~ lso per virtù ed ingegno, popolarissilno in Lombardia c Lomellina, Carlo Cairoli irr adia colla luce della sua gloria i primi passi della nobili ssin1a vita dei figli. Anche a lui, che atnò e sofferse, va intessuta una corona. Di anhno ardente e coraggioso fino alla temerità, il nostro Benedetto cospira dieci anni, ora condannato ncl' capo, ora nobihnente a1nnistiato, ora esule su t erritorio svizzero, ed ora perseguitato sulla stessa t erra piemontese; anilna tutti colla parola, tutti incoraggia coll'opera; pronto sempre al sacrificio, agitantesi ognora ed agitando, .è, come di sse Maiocchi, il cent1~o delle sperctnze e delle audacie lon~ ba1·cle ; ma quel giorno che, dopo dieci anni, r adiante di gioia, presente nella prirna grande vittoria di Garibaldi (26· maggio 1859) la cacc.iata dello straniero, le palle che colpi scono in petto il fratello Ernesto, pel ·quale Garibaldi diede la parola d'ordine " Santo-Cairoli ,, gli straziano il cuore affettuosissimo, e lo fanno tremare la pritna volla al pensiero de11a madre. Accorre con Garibaldi a Rimini, n1a la spedizione delle Marche fallisce; lo segue a Genova nel 1860, e gli accoin - pagna 207 volontari P avesi; par te da Quarto, con1batte valorosalnente a Calatafin1i, ove è ferito in più parti (il 15 2

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