Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

-10la diversa jndole ci rnenò nell'opera del risorgimento della patria per diverse vie, pure l'assemblea dei deputati, nei lunghi anni che egli e io ne face1nmo parte, ci ricongiunse in uno stesso loco. Quivi ci combattem1no; ci combattem1no talora acr en1ente ; tna il dissenso, per fi ero che fu talora, non tolse a me un'alta estimazione di lui, e, spero, non tolse a lui la 1nemoria dell'antica an1icizia. Quando alcuni mi vollero presidente di questa associazione, trovarono in lui concorso e aiuto; e quegli stessi che procurarono a me quest'ufficio, elessero lui a socio della Corte d'onore ; poichè presidente non volle. Ora, non crediate, che io, perchè mi sono dovuto in queste poche parole 1netterrnigli accanto, non riconosca quanto egli mi avanza. L'ho fatto perchè non·avevo altro n1odo di mostrarvi quanto, attraverso una opposizione politica, che dalle due pa:di quasi non ristette mai, durò in1perturbato l'accordo degli animi; e di acquistare cosl il diritto al volo delle poche altre parole, con cui pren· derò con1n1iato da voi. La morte di Benedetto Cairoli ha destato in Italia un con1pianto largo e sincero. Forse nessuna ne ha ridestato uno maggiore. Perr.hè? Allri l'attribuisca, se gli pare, alle qualità dell'uotno politico. A me piace trovarne altra causa. Nel Cairoli ci fu sempre, mentre visse, qualcosa che poggiava più in alto di dove un uomo politico arriva. Aveva un'alta idealità l'~nilno suo. Quel tanto di vago? d'indet~rminato,

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