Miscellanea del giorno - 1847

( 85 ) vo, recossi dal parroco di S. Frediano il professar Nesti, levandogli a cielo il suo progetto; e dicendo di voler ancor esso prestare l'obolo suo a tanta opera, dichiarossi pronto a pagar la pigione d'un intero stabile, ove potrebbesi aprire l'istituto. Infrattanto giungeva agli orecchi del Palazzeschi essere le Dame del Sacro~Cuore in Firenze, c come alcuni cercassero di trovar loro una casa nella città in qualsisia modo. Ed avvedendosi de'lacci che gli erano tesi1 deliberò non lasciarsi trascinar nella rete; e quando il Mutti - avvocato regio, e uno de'tre visitatori , - portossi nuovamente da lui pet· ultimare le trattative, mostrò forte sdegno per l'orditogli inganno, protestò di non volere a qualunque costo che in mezzo al suo popolo s'aprisse una scuola tenuta da persone tanto pericolose. Il Mutti, do.po lunghe insistenza c giustificazioni, dovè partirsene colle trombe nel sacco. La mattina dipoi, il Palazzeschi fu chiamato dall'arcivescovo Mìnucci, il quale pretese rimproverarlo di sua condotta, e trargli di capo que'suoi pregiudizi intorno all'ordine gesuitico. Il Palazzeschi degnamente rispose; enè per minaccia, n è per lusinghe volle mai cedere. Tornato a casa, il buon parroco diresse all'arcivescovo una lunga e bellissima lettera in giustificazione delle opere proprie e delle proprie opinioni; a cui 1' arcivescovo non dette veruna risposta. Ma il Palazzeschi, già esaminator sinodale, e fino allora molto ben visto da monsignore, non fu più chiamato all'episcopale palazzo ; tentossi di levarlo alla cura delle anime, offrendogli un canonicato nella metropolitana ; se non che, conoscendo egli la dignità propria assai superiore a quella d'un ozioso canonico, nè volendo lasciar

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