Miscellanea del giorno - 1847

( 7U ) lizia , quasi in casa propria ; ma prese di fresco una lucciola per una lanterna. Il Frcdiani , giovane studioso di Massa di Carrara , se non m'inganno, e che dimora a Firenze, avca ragionato pl'r letlcra ad un amico di certa sua macchina. Ecome il suggello delle lettere è sacro • particolarmente nel regno LombardoVeneto, la polizia I. R. e A. per caso cio seppe e intervenne; le nole diplomatiche yolarono; c il ministro d' Auslt ia a l•'irenzc chiese perquisizione cd arresto. Si perquisì con ogni minuta diligenza il Fredi;mi, e si discoperse ch'ci parlava d'una macchina daddovcro, non già di una macchina allnl"icschi, nè di politiche allegorie. E non venne benignamente arrestato. Almeno così vicn narrata la cosa tra le ri sa cd il fumo de'sigari. Torniamo alla storia de' Gesuiti c dc'gcsui ti zzanti . Fireme è il loro quarticr generale, ove sedussero l'animo di due donne, la Granduchessa vedova, e la contessa lloutburlin , per grazia del cielo, entrambo straniere; quella , Sassone; questa, Uussa; quella è la mano ignota e potente , che toglie gli ostacoli quando taluno v'inloppa , che spande valevoli sussidii in danaro, che coll 'autorità del suo nome facilita alcune conquiste; agisce esternamente per lei la contessa llouthurlin, donna ricca, gentile e di qualche ingegno, che vuole ora forse spiumacciarsi un comodo ]etto nell 'altra vita, scontando i giovanili suoi peccaluzzi tra le braccia dell'astutissima setta. :Mi si conceda notare le minute particol arità, che sembrerebbero inutili al primo sguardo e noi sono; pc! labirinto dell '<>pere gesuitiche non puossi altrimenti p~occdcre: Giacchè son numerose le fila, coperte, sott1h , c quasi

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