Miscellanea del giorno - 1847

( 02 ) abbenchè tardi, conobbe che la parola di Roma non era sempre quella dell'cvangelio, c chiamò Lutero. Cristo non comanda tirannidi; Cristo non vuole essere solamente guardiano di cimiteri. E Roma per giustizia diviua sarà punita da quella stessa nazione, contro la quale ha specialmente peccato, essendo cosa fatale l'unione della famiglia italiana. I popoli che durante il travaglio del medio-evo non seppero comporsi a nazione, non ebbero pace mai e non l'hanno ancora. Noi siamo tra questi. Il sen-· timento nazionale atterra ogni ostacolo, rende invincibili . Con esso i Romani soggiogarono il mondo; per esso i Ro111ani moderni, gli Inglesi, son forti, per esso i Francesi hanno il regno della parola. Questa è la nostra religione; in essa dobbiamo vincere. Gli Italiani si mossero lenti, perchè molti furono gli errori de'padri nostri; ma la causa principale di questa tardità è Iloma. Non potendo acquistar tutto, invidiosa degli altri, gelosa del proprio , volle tenerci divisi sempre. La nazionalità è l'antro d'Eolo; nè la corte romana è si poderosa da tenernc chiusa la bocca. Poicbè non sa contenere i suoi , come potrà contenere l'impeto di venticinque milioni d'uomini, di tutti gl' Italiani? non sa moderare il proprio fato , come potrà trasmutare quello degli altri? Essa indugiò il moto, non l'arrestò mai, perocchè data dall'undecimo secolo: nè lo arrestarono imperatori o pontefici, gelosie italiane o straniere , ducatuzzi o repubblichette, dinastie o sante alleanze, che poco fa dividevano i popoli nostri, come si dividon le pecore, finita la stagione de'pascoli. Osservate l'Italia nel più tenebroso de'mezzi tempi; essa è in mille ducati, in mille

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