Miscellanea del giorno - 1847

( o3 ) to romano, che col cardinal cancelliere e col cardinal datario- tre dignitari uon ministri del papa, ma della chiesa romana. Questi privilegi oon si manifestano solo durante l'inter~cgno. Non si entra al possesso delle province riunite allo Stato Ecclesiastico che per delegati dell'Apostolica Camera, onde quest'atto medesimo si dimanda incamerazione, e sulle porte delle città pontificie, presso le armi del sovrano regnante, si vede il monogramma dell'Apostolica Camera (A. C.). Nè la qualità d'un potere annunziato da codesto duplice simbolo, può essere considerato come una semplice astrazione. Vi è a Roma non solo un sovrano, ma una casta regnante , della quale il pontefice non è che il capo elettivo. L'attiva influenza con gli impieghi e per gli impieghi, nelle cose pubbliche c private, ne' triuunali e ne' confessionali, coll'armi, colla parola e col danaro, le dottrine immutabili di quanto risguarda questa sacerdotale repubblica, sono elementi degni di studio in voler riformare lo Stato, racchiudono il bene cd il male. Se vuolsi distruggere sì fatta sacerdotale repubblica, cioè secolarizzarc gl'impieghi, si distrugge lo stesso governo ecclesiastico; non resterebue in piedi che il Papa. E ciò non si vuole, nè un corpo intero che regna abdica volontariamente dietro una nota. Per ciò non basta convertire un pontefice a nuovi c più ragionevoli principii governativi; bisogna convertire tutto quanto un poter collettivo che non muore mai; bisogna levare queste abitudini, per cosi dire, legali, pcrchè riposano sopra convincimenti che si confondono colla fede religiosa. A tanta opera , se

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