Miscellanea del giorno - 1847

( 4~ ) gli Ebrei. Gregorio XVI ristaura, li 5 luglio 1831 , in gran parte il mottt-proprio di Pio VII; le province disdegnano come illusorie le promesse che accom~ pagnano questa legge; il pontefice stesso non la ese~ guisce. li motu-proprio di Leone XII, 5 ottobre 1824, sopprimea l' autlitom santissimo, che tutta volta durava sotto Gregorio XVI. lmperciocchè se in materie contenziose ordinarie non si può tradurre la causa dinanzi l'auditore per la solita via, ve n'è una straordinaria, cioè il papa. Il quale rimette, se vuole, dietro la dimanda d'una delle parli, al suo auditore una causa qualunque definita in ultimo appello, scrivendo sotto la petizione : - A rnonsignor auditore ne parli. - I papi non solo distruggono scambievol~ mente le opere loro, ma lo stesso pontefice infrange sovente le proprie leggi; e, quel ch'è più mirabile ancora , il derogamento succede, mentre la legge de~ rogata è c si lascia in vigore. Il potere illimitato del papa si comunica illimitato ai suoi delegati, vescovi, inquisitori c legati. Le magistrature supreme, come quelle della Sacra Ruota , della Signatura di grazia e giustizia e del Buon-Governo , non possono esser coperte che da ec~ clesiastici, i quali godono tali diritti. I tribunali non sono i medesimi per tutto lo Stato. Roma ha tribunali speciali, in ragione delle persone, delle cose e delle somme. - E non esisV1 un ministerio di giustizia, a cui le autorità giudiziario ricorrano, noi comportando la dignità de'capi de'tribunali supremi; solo il papa, eioè l'auditore santi~­ simo e il cardinale segretario di Stato possono altnmenti decidere, come !or piuce.

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