Miscellanea del giorno - 1847

( 41 ) si decreterà santo e martire , perocchè i suoi diritti sono imperscrittibili come quelli delle nazioni. N è meglio varranno i giuramenti , ch' ei si degni concedere ; la storia ne dice il valore, confermalo dal cardinal Benvenuti. Molti principi spergiurarono, c forse spergiureranno; ma il vescovo di Roma è la sola persona sopra la terra, cui non leghi la religione del giuramento, essendo onnipotente per l'unione de'due poteri. lmperciò, se tu l'offendi come pontefice, si vendica come principe; se offendi il principe, si vendica come principe c come pontefice, colle prigioni dell'uno, cogli anatemi dell'altro. La religione è concessa asti - pendio del dispotismo. Secondo le dottrine religiosopolitiche della corte romana , la supremazia pontificia domina qualunque giurisdizione di qualunque potestà terrena , sia civi le , sia politica, sia religiosa (l ) ; c se non ha limiti, nè conosce prescrizione - come principio- fuori de'suoi Stati , tanto piu dev'essere sconfinata sopm i suoi sudditi. La quale credenza a Uoma è una seconda religione, più venerata e seguita che quel la ùi Cristo. Comunque sia moderato di animo e d'intenzioni il principe , educato e vissuto tra codeste dottrine , non può non sentirsi da esse in- (1) Ecco alcune forrnole <le' cu rialisti su lla potestà papale : S i tolus munrlus sententiarei contra pa71am, sentenlire papre standum essei. Papa est omnia et supe1· omnia. l'apa p otest mutare quadrata 1'0l tmdis -- potcst {acere de albo nigrwn --est causa causarum, idcoque non est de ejus potestate inquirendum, cwn ptinw• ~ausw nulla sii causa; nemo potest dicere papm, cur ila {acis '!Sola enim potcstas est p~o causa, et qui de hoc dubitet , clicitur dubitare dc fide cathol~ea.

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